NON AVRAI ALTRO DUO ALL’INFUORI DI TU

Blow Up: “Intelligente ed efficace” - Rockit: “Non c’è spazio per i compromessi” - RomaSuona: “Fuori dalle regole. Formidabili gli arrangiamenti” - Rock AM: “Gran disco! Forse la migliore produzione italiana di questa parte dell’anno” - Il Garantista: “La musica dei Tu è euforia allo stato puro” –  QubeMusic: “Ti inchiodano all’ascolto”

 

“NON AVRAI ALTRO DUO ALL’INFUORI DI”

il disco d’esordio dei TU

(Altipiani, Believe-AudioGlobe, 2015)

Chi sei TU?

TU, band di improvvisazione che alcune sono così belle che non possono non farci una canzone. TU, band di ricerca che quando cerca una cosa ne trova sempre un’altra… E meno male! TU, band che si sforza di essere attuale ma poi vuoi mettere i suoni degli anni ’60?!? TU, band che sei solo in due, così sei certo che non sbagli a litigare. TU, band esclusiva, perché è convinta, ma proprio convinta, che d’ora in poi:

“Non avrai altro duo all’infuori di”…TU.

Diciotto tracce e un’ora di musica svelano la doppia anima dei TU. Due anime che affiorano e si rincorrono e che hanno in comune quella cifra ironica che si evince già nel titolo dell’album.

La prima delle due è libera di vagare nel buio di una sala di ripresa affollata di pedali, effetti, chitarre e tamburi (con due tipi messi lì a divertirsi e uno che dorme davanti al mixer, russando in talkback dopo aver premuto rec) ed è l’anima dell’improvviso.

L’altra invece è l’anima della canzone: sognata, scritta, provata, urlata e sussurrata e riprovata sempre al buio della stessa sala di ripresa.

La sintesi di questi due approcci arriva verso la metà del disco, in due soli brani: nella title track e nella seguente “Stai zitto” che, nate entrambe dall’improvvisazione, arrivano alla fine a vestirsi di un testo; giocosamente autoincensante il primo, ultra-minimalista e autosdrammatizzante il secondo come a smentire il precedente.

Un duo che ti incalza con un suono sixties fatto di ampli valvolari dai coni grandi, da ritmi che dispari è dir poco per come sgorgano dalle pelli di una Pearl d’epoca realmente scintillante. Un duo che non intende lasciare nulla al caso e cura tutto in prima persona e così la musica, i video, il progetto grafico, sono elementi di un rebus che si risolve solo aprendo la confezione, estraendo il cd e guardandoci…sotto. Press play, lasciatelo girare fino in fondo. La traccia numero sette è la cover video che dovrete anche vedere (su youtube) ma non sarà immediato capire (forse) quale fatica dietro la folle idea di fare una cover video senza aver prima registrato il brano (!). Bene, ora sì che siete pronti per uscire dal disco di esordio dei TU.

————— I TU SONO:

SEBASTIANO FORTE alla chitarra, voce, loop, un sacco di altre cose. Nasce clarinettista e diventa suo malgrado chitarrista, polistrumentista eclettico e compositore, come predetto dall’oracolo di Delfi, si laurea in psicologia e si masterizza in musicoterapia ancor prima del diploma al biennio di Jazz al conservatorio L. Refice di Frosinone. Con i Qbeta ha suonato al Social Forum Mondiale di Porto Alegre in Brasile e a quello del Mediterraneo a Barcellona, all’Austin City Limits Festival in Texas e al Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma. Con il progetto L.E.D. ha prodotto “Life Emission Display” (Funkyjuice Rec.) distribuito in Europa, Stati Uniti e Giappone. Compone musica per il teatro e il cinema. Con il duo “Forte Vs Leo” ha vinto diversi riconoscimenti nazionali.

FEDERICO LEO alla batteria, voce, pedali malgrado sia un batterista troppo jazz per chi suona rock e troppo rock per chi suona jazz si è laureato in grafica per distrarre i concorrenti. Si è poi diplomato al biennio di Jazz al conservatorio L. Refice di Frosinone. A Umbria Jazz vince una borsa di studio per frequentare un anno il Berklee College of Music di Boston ma è una cosa che non farà mai. Membro del collettivo romano d’improvvisazione musicale Franco Ferguson, si è ritrovato a suonare oppure suona ancora con i LUZ, Gronge X, Nidi d’Arac, Operaja Criminale, Bottega Glitzer, Valentina Lupi, Moheir, Stefano Scarfone, Koiko, Armaud, mentre con il duo “Forte Vs Leo” idem come sopra.

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