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YUSSEF KAMAAL: “BLACK FOCUS”. FREE YOUR GROOVE AND YOUR J.ASS WILL FOLLOW

YUSSEF KAMAAL (UK – Brownswood Recordings)

BLACK FOCUS TOUR, DICEMBRE  2016 : il 2 a Roma al Monk Club; il 3 a Milano al Biko Club nell’ambito della rassegna MASH 2016 Sonic Impact; il 4 al Combo Social Club di Firenze;  il 7 a Torino allo Spazio 211 per la giornata di apertura del Jazz:Re:Found Festival.

“Black Focus” è il titolo dell’album d’esordio di Yussef Kamaal, progetto capitanato da Yussef Dayes e Kamaal Williams (aka Henry Wu).  Entrambi provengono dai sobborghi londinesi e hanno iniziato giovanissimi suonando nei pub di Peckam e Camberwell. Dayes è la batteria dal sapore cosmico e afrobeat, già noto per essere parte di United Vibrations, due album all’attivo con loro, e per diverse altre collaborazioni. Williams è profondo conoscitore di drum machine e tastiere e, con il moniker di Henry Wu, è già un personaggio di riferimento con alle spalle una serie di uscite in 12” su 22a Music, Eglo Records e Rhythm Section INTL.

Il suono di Yussef Kamaal è modellato dal suono di Londra. Un progetto cresciuto tra jungle, grime e broken beat, e profuma di jazz dai bassi saturi come fossero trasmessi da una radio pirata della capitale. Dayes e Williams hanno avuto poco tempo per conoscersi, e il progetto si è evoluto in Yussef Kamaal in maniera del tutto spontanea, forgiando i brani nell’improvvisazione piuttosto che nella scrittura. L’ispirazione è ben salda in quello spirito jazz-funk degli anni ’70, tipico degli album di Herbie Hancock o della Mahavishnu Orchestra. Debitori tanto del piano di Thelonious Monk, quanto della drum-machine di Kaidi Tatham, i due guidano il progetto all’interno di un solco ben preciso. E se negli States questo solco è stato tracciato intorno al mondo hip-hop più contaminato – da Robert Glasper a Kamasi Washington che hanno re-immaginato un certo jazz all’interno della cultura musicale americana –  in “Black Focus” sviluppano, in maniera magistrale, un ibrido di quel jazz nel contesto meticcio cosmopolita londinese.

“Si regge tutto sulla batteria e sulle tastiere. Non prendiamo niente da nessun altro – dice Williams – ma è ciò da cui tutto è nato: gli accordi, il ritmo e la batteria”.   “Non si tratta di arrangiamenti completi, ma più di un flusso – continua Dayes – dove molte tracce sono nate spontaneamente, con Henry che iniziava a suonare un giro di un paio di accordi, e io che mi inserivo nel groove, lasciando che gli arrangiamenti nascessero in maniera spontanea”.  “Il modo con cui ci avviciniamo alla musica – a parlare è ancora Williams – è tutto energia ed empatia. Ci siamo semplicemente entrati e l’abbiamo tirata fuori”.

Da questo interplay, da una session live di Williams (Henry Wu) per Boiler Room (VEDI: https://youtu.be/Cg5J6Eo_3H0), Yussef Kamaal è divenuto presto un progetto vero e proprio, con i due che hanno tenuto una serie di live partendo semplicemente da un giro di accordi per poi improvvisare sul palco, fino a che non hanno deciso di portare quel che suonavano dal vivo anche in uno studio di registrazione. Per farlo si sono affidati alla guida di Malcolm Catto (The Heliocentrics) per un disco che mantiene intatte tanto le improvvisazioni, quanto l’energia sprigionata nei live. Un disco influenzato da ogni angolo di Londra, che non poteva che avere il suo cuore pulsante nel dialogo tra batteria e tastiere, e che si è arricchito di tanti altri strumenti e musicisti ospiti, felici di interagire e di essere parte di questo album di debutto, pubblicato il 4 novembre 2016 dall’etichetta di Gilles Peterson, la Brownswood Recordings.

ALBUM TRACKLIST: 1. Black Focus 2. Strings of light 3. Remembrance 4. Lowrider  5. Yo Chavez  6. Ayla  7. Mansers Message  8. Wingtai Drums  9. Joint 17

YUSSEF KAMAAL  - BLACK FOCUS TOUR 2016 - Italy: Re::Life Booking Dept. Marco Saurini booking@relife.it

PRESS: RootsIsland Wide Promotion –  Riccardo Rozzera - roots@rootsisland.com 393.9818120