Archive for November, 2016

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YUSSEF KAMAAL (UK – Brownswood Recordings)

BLACK FOCUS TOUR, DICEMBRE  2016 : il 2 a Roma al Monk Club; il 3 a Milano al Biko Club nell’ambito della rassegna MASH 2016 Sonic Impact; il 4 al Combo Social Club di Firenze;  il 7 a Torino allo Spazio 211 per la giornata di apertura del Jazz:Re:Found Festival.

“Black Focus” è il titolo dell’album d’esordio di Yussef Kamaal, progetto capitanato da Yussef Dayes e Kamaal Williams (aka Henry Wu).  Entrambi provengono dai sobborghi londinesi e hanno iniziato giovanissimi suonando nei pub di Peckam e Camberwell. Dayes è la batteria dal sapore cosmico e afrobeat, già noto per essere parte di United Vibrations, due album all’attivo con loro, e per diverse altre collaborazioni. Williams è profondo conoscitore di drum machine e tastiere e, con il moniker di Henry Wu, è già un personaggio di riferimento con alle spalle una serie di uscite in 12” su 22a Music, Eglo Records e Rhythm Section INTL.

Il suono di Yussef Kamaal è modellato dal suono di Londra. Un progetto cresciuto tra jungle, grime e broken beat, e profuma di jazz dai bassi saturi come fossero trasmessi da una radio pirata della capitale. Dayes e Williams hanno avuto poco tempo per conoscersi, e il progetto si è evoluto in Yussef Kamaal in maniera del tutto spontanea, forgiando i brani nell’improvvisazione piuttosto che nella scrittura. L’ispirazione è ben salda in quello spirito jazz-funk degli anni ’70, tipico degli album di Herbie Hancock o della Mahavishnu Orchestra. Debitori tanto del piano di Thelonious Monk, quanto della drum-machine di Kaidi Tatham, i due guidano il progetto all’interno di un solco ben preciso. E se negli States questo solco è stato tracciato intorno al mondo hip-hop più contaminato – da Robert Glasper a Kamasi Washington che hanno re-immaginato un certo jazz all’interno della cultura musicale americana –  in “Black Focus” sviluppano, in maniera magistrale, un ibrido di quel jazz nel contesto meticcio cosmopolita londinese.

“Si regge tutto sulla batteria e sulle tastiere. Non prendiamo niente da nessun altro – dice Williams – ma è ciò da cui tutto è nato: gli accordi, il ritmo e la batteria”.   “Non si tratta di arrangiamenti completi, ma più di un flusso – continua Dayes – dove molte tracce sono nate spontaneamente, con Henry che iniziava a suonare un giro di un paio di accordi, e io che mi inserivo nel groove, lasciando che gli arrangiamenti nascessero in maniera spontanea”.  “Il modo con cui ci avviciniamo alla musica – a parlare è ancora Williams – è tutto energia ed empatia. Ci siamo semplicemente entrati e l’abbiamo tirata fuori”.

Da questo interplay, da una session live di Williams (Henry Wu) per Boiler Room (VEDI: https://youtu.be/Cg5J6Eo_3H0), Yussef Kamaal è divenuto presto un progetto vero e proprio, con i due che hanno tenuto una serie di live partendo semplicemente da un giro di accordi per poi improvvisare sul palco, fino a che non hanno deciso di portare quel che suonavano dal vivo anche in uno studio di registrazione. Per farlo si sono affidati alla guida di Malcolm Catto (The Heliocentrics) per un disco che mantiene intatte tanto le improvvisazioni, quanto l’energia sprigionata nei live. Un disco influenzato da ogni angolo di Londra, che non poteva che avere il suo cuore pulsante nel dialogo tra batteria e tastiere, e che si è arricchito di tanti altri strumenti e musicisti ospiti, felici di interagire e di essere parte di questo album di debutto, pubblicato il 4 novembre 2016 dall’etichetta di Gilles Peterson, la Brownswood Recordings.

ALBUM TRACKLIST: 1. Black Focus 2. Strings of light 3. Remembrance 4. Lowrider  5. Yo Chavez  6. Ayla  7. Mansers Message  8. Wingtai Drums  9. Joint 17

YUSSEF KAMAAL  - BLACK FOCUS TOUR 2016 - Italy: Re::Life Booking Dept. Marco Saurini booking@relife.it

PRESS: RootsIsland Wide Promotion –  Riccardo Rozzera - roots@rootsisland.com 393.9818120

Copia di KING Press Shot 6-CREDIT ALEX KING

Il trio elettro-soul che ha già folgorato Prince, Stevie Wonder e Nile Rodgers, che stava per arrivare in Italia con il WE ARE KING WORLD TOUR per ben tre concerti (23.11 Bravo Caffé Bologna, 24.11 Monk Club Roma, 25.11 Biko Club Milano)

INTERROMPE IL TOUR EUROPEO ED ANNUNCIA CHE I CONCERTI CHE ERANO IN PROGRAMMA IN GERMANIA, ITALIA E PORTOGALLO, COME GIA’ SUCCESSO NEI GIORNI SCORSI PER I CONCERTI DI COPENHAGEN E DI VILNIUS, VERRANNO RIPROGRAMMATI IN PRIMAVERA.

IL TOUR NON SARA’ CANCELLATO.

RESTA FERMA LA VOLONTA DELLA BAND DI TORNARE A SUONARE QUANTO PRIMA IN EUROPA PER MANTENERE FEDE AGLI IMPEGNI PRESI IN PRECEDENZA CON TUTTI GLI ORGANIZZATORI E CON IL LORO PUBBLICO.

Come si legge sul profilo facebook ufficiale della band in un post di questa notte, nonostante i tanti auguri di pronta guarigione giunti ad Amber, per l’infezione all’orecchio che l’aveva afflitta nei giorni scorsi, il suo dottore le ha intimato di non tenere concerti, e di non prendere aerei, per almeno una settimana  (www.facebook.com/weareKING).

KING: è un elettro-soul trio formato dalle gemelle Paris e Amber Strother e dalla  sorella in musica Anita Bias. Nel 2011 le King hanno pubblicato “The Story”, l’EP di debutto, al 100% autoprodotto nel loro home studio, perfetto per introdurci al loro sound: un’intrigante miscela di dream-pop ed R&B, da cui emergono le loro radici di Minneapolis e Los Angeles. All’interno dle disco spiccano su tutti due brani: “Supernatural” ed “Hey”, che vengono  immediatamente rilanciati dalle radio e dalla stampa USA specializzata , fino a catturare l’attenzione e l’ammirazione di Prince, Questlove, il bandleader dei Roots, di Phonte Coleman, frontman di Foreign Exchange, Erykah Badu e Kendrick Lamar, che ha campionato “Hey” per il suo “Chapter Six”. Prince tra gli ammiratori della prima ora, e le cronache narrano che il follettto di Minneapolis, dopo averle scoperte su youtube, inviò loro un’e-mail di una sola frase, chiedendo se fossero “interessate ad un incontro.” Finì che furono invitate ad aprire nel 2011 uno dei suoi memorabili concerti al L.A. Forum con Prince che, fino alla fine, è stato il più accanito supporter e mentore del trio.
Non solo ammiratori sono invece Robert Glasper, insieme hanno prodotto i brani “Move Love” (Black Radio – 2012) e “Song For Selim” (contenuto in Everythings Beatiful, l’album che ha accompagnato l’uscita del film su Miles Davis), Bilal con “Right At The Core” (A Love Surreal – 2013) e Corinne Bailey Rae (hanno co-prodotto il suo nuovo singolo “Green Aphrodisiac”, 2016). Dopo una serie di rinvii, causa dell’intensa attività delle collaborazioni, all’inizio del 2016 hanno pubblicato finalmente l’attesissimo album di debutto dal titolo emblematico “We Are King”, accolto ottimamente dalla critica internazionale, tanto che Rolling Stone, Pitchfork, Npr, Stereogum, Noisey, lo hanno incluso nella classifica di metà anno dei migliori album del 2016. Partite in tour promozionale, a Marzo si sono esibite con ben 4 show al prestigioso SXSW di Austin, in Texas, dove hanno  folgorato pubblico ed addetti ai lavori, tra cui un personaggio del calibro di Stevie Wonder, che le ha chiamate ad aprire il suo concerto a Londra (Hyde Park – 10 Luglio) e Nile Rogers (Chic), che le ha invitate direttamente tra gli headliners del Fold festival, il festival che ogni anno dirige a NY nel mese di agosto.  Fin qui un ottimo debutto che fa presagire un lungo e prosperoso regno, quello delle King.

INFO:
www.weareking.com

IL TOUR ITALIANO E’ ORGANIZZATO DA
RE::LIFE BOOKING DEPT.

E PROMOSSO IN COLLABORAZIONE CON
ROOTS ISLAND WIDE PROMOTION

Copia di KING Press Shot 3-CREDIT ALEX KING

Tre date in Italia a novembre: 23 Bologna Bravo Caffé, 24 Roma Monk Club, 25 Milano Biko Club.

Il trio elettro-soul formato dalle gemelle Paris e Amber Strother e dalla sorella in musica Anita Bias. Un trio di musiciste prima ancora che cantanti visto che scrivono, arrangiano, producono. Band rivelazione del 2016 con il debutto, ‘We are King’, nella lista dei migliori album usciti fino ad ora per TIME, Rolling Stone, Pitchfork, Npr, Stereogum, Complex, noisey, Newsday.

Nel 2011, le KING hanno pubblicato il loro EP di debutto ‘The Story’, che conteneva ‘Supernatural’ e ‘Hey’, due brani ottimi per introdurci al sound dele KING. Un lavoro interamente autoprodotto nel loro home studio, un’intrigante miscela di dream-pop e R&B da cui emergono forti le influenze delle loro radici a Minneapolis e Los Angeles. 

Tra gli ammiratori della prima ora si conta Prince, e la leggenda narra che il folletto di Minneapolis, dopo averle scoperte su youtube, inviò loro un’e-mail di una sola frase, chiedendo se fossero “interessate ad un incontro”. uno scambio di corrispondenza proficuo visto che poi le invitò ad aprire uno dei suoi memorabili concerti al L.A. Forum nel 2011. Prince fino alla fine è stato il più accanito supporter e mentore del trio.

Immediatamente hanno raccolto stima e ammirazione da parte di ?uestlove (The Roots), Phonte Coleman (Foreign Exchange), Erykah Badu e Kendrick Lamar, che ha campionato ‘Hey’ per il suo ‘Chapter Six’.

Non solo ammiratori sono invece Robert Glasper, insieme hanno prodotto i brani ‘Move Love’ (contenuto in Black Radio del 2012, vincitore di un Grammy come Best R&B Album) e ‘Song For Selim’ (Everythings Beatiful, 2016), Bilal con ‘Right At The Core’ (A Love Surreal, 2013) e Corinne Bailey Rae con cui hanno coprodotto il suo nuovo singolo ‘Green Aphrodisiac’ (2016). A Febbraio 2016 hanno pubblicato finalmente il loro attesissimo album di debutto dal titolo emblematico ‘We Are King’ che le sta catapultando nel gotha della black music contemporanea. A Marzo si sono esibite con ben 4 show al celeberrimo SXSW di Austin – Texas dove hanno folgorato pubblico ed addetti ai lavori, ammaliando tra gli altri personaggi del calibro di Stevie Wonder, che le ha chiamate a Londra tra gli open act del memorabile concerto di Hyde Park del 10 luglio di quest’anno e Nile Rodgers, degli Chic, le ha inserite direttamente tra gli headliner della seconda giornata del Fold Festival che dirige e organizza ogni anno a NY nel mese di agosto. 

 


 

 

LISTEN: “Hey” – Okay Acoustic

LISTEN: “Mister Chameleon” (Live in Austin, TX 2016) #JAMINTHEVAN